Il mondo ci dice che dobbiamo essere realistici, ma
che cosa succede quando vivere nella realtà
significa vivere nel dolore, nella paura.
Se un meccanismo di difesa può aiutarci nei
momenti difficili che male ci può essere?
Forse la realtà è che abbiamo bisogno della negazione.
Negazione: amica o nemica??
At 3/07/2007 10:07:00 PM, Andre
Più ke la negazione penso ke il male sia l'"autoconvincimento", almeno per me è così. puoi dire ke una cosa nn t pesa, ke non te ne importa, ma se a tuo cure importa non c'è niente da fare: ci stai male lo stesso. Finkè non riesci a espellere dal cuore e dal cervello le delusioni, ne rimarrai sempre ferito, ke tu lo ammetta o no. Un fallimento, o delusione, non devi giustificarla agli altri, devi giustificarla con te stesso, e se non t convinci per te è inutile ke gli altri pensino ke non t frega o ke "ormai è passato", t farà male. Negare, come mentire, fa sempre male. Meglio una brutta verità, ke una bella bugia. Se t fa male t lecchi le ferite e poi, piano piano, passa... se non la affronti mai rimani sempre con una "Spada di Damocle" pronta a cadere far di te bracioline... e se di Spade ne hai + di una ankora peggio.
cioa Andre
Oddio proprio domani ce l'ho nell'esame di linguistica generale...comunque dipende dall'uso che se ne fa, non deve essere per forza un muro da mettere per chiudere le comunicazioni o per non esporsi troppo...